L’ORGOGLIO DI ESSERE EUROPEI

I principi ideali dell’Europa che vogliamo sono la centralità della persona, la libertà, la democrazia e lo Stato di diritto.

Libertà, democrazia e giustizia sono, o meglio erano fino a poco tempo fa, considerati valori basilari così come l’autodeterminazione dei popoli e la pace. Si pensava acquisito un mondo multiculturale unito e prospero dove vivere in pace. Anche grazie al programma Erasmus,  i ragazzi della nuova generazione si sentono molto più “cittadini europei” rispetto alla generazione che li ha preceduti.

Purtroppo nel secondo decennio del nuovo millennio anche in Europa iniziano ad affermarsi movimenti populisti che non si riconoscono più nei valori dello Stato di diritto. Movimenti che teorizzano la costituzione di “democrazie illiberali” dove non si governa ma si comanda.

Con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sono ricomparsi i fantasmi del passato e con essi l’ammirazione “dell’uomo forte”.

Il risultato è che gli interessi di pochi prevalgono sulla libertà e sul diritto di molti. Il popolo ucraino ne è l’esempio. Dopo tre anni di guerra si ritrovano soli, abbandonati, impoveriti e da ultimo venduti per interessi economici delle grandi potenze.

Non si può fingere di non vedere, di voltare le spalle a chi ha combattuto non solo per sé. Perché la battaglia dell’Ucraina è la battaglia della libertà contro la sopraffazione, della democrazia contro la tirannia. Se permettiamo che il coraggio di un popolo venga sopraffatto, allora accettiamo che il potere della forza prevalga sul diritto, che le grandi nazioni possano decidere impunemente il destino delle più piccole. Accettiamo che il mondo torni indietro, alle logiche dell’imperialismo, della dominazione, della paura. In altre parole accettiamo di tornare ai primi decenni del secolo scorso.

A mitigare lo smarrimento generale l’unica voce forte e chiara a difesa delle persone è quella di Papa Bergoglio. Autorità di spessore mondiale che parla apertamente di pace, fratellanza e dignità della persona.

In questo periodo di estrema incertezza è necessario che l’UE si costituisca come federazione di Stati, si doti, quanto prima, di un unico sistema fiscale, di un unico dipartimento degli esteri e di un proprio esercito di difesa. L’UE deve parlare con una voce unica ed avere il coraggio di fare valere i propri fondamentali valori di: LIBERTÀ, UGUAGLIANZA, FRATERNITÀ.

LIBERTÀ di vivere senza oppressione o restrizioni indebite da parte delle autorità.

UGUAGLIANZA davanti alla legge.

FRATERNITÀ nell’essere solidali l’uno con l’altro per una società sicura, libera e giusta.

 

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